Ebbene sì, è arrivata anche lei, la Leica M5 da molti considerata il “brutto anatroccolo” della casa…
Prima Leica con esposimetro, più grossa e pesante delle altre macchine della serie M ma con indicazione dei tempi nel mirino. A proposito di esposimetro, la cellula è posta su un braccetto che si abbassa poco prima dello scatto, come sulla Leica CL e, nonostante il libretto d’istruzioni avvisi di non tenere premuto il pulsante di scatto a metà, spesso mi sono trovato a scattare in questa condizione ed il risultato è visibile dall’alone nero che compare in alto a destra su alcune foto. Probabilmente l’abitudine alla Voigtlander Bessa… Va beh, sbagliando si impara!
Ora le foto scattate con Leica M5 e Voigtlander Skopar 35/2.5 e 50/2.5. Pellicola Kodak TMax400 sviluppata in Rodinal (1+25) per 6′ e fissata per 12′; finalmente con le TMax ho trovato la quadra…
A proposito, le molte foto in interno ai miei figli sono state scattate a tutta apertura (f2.5) con tempi di 1/8 e 1/15 grazie ai 400 iso della pellicola. In effetti andando incontro all’inverno, la sensibilità maggiore fa comodo…
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