Stamattina, dopo le macro nel parchetto, rientro in casa e la moglie mi rinfaccia di non aver ancora ritirato i sacchi della raccolta differenziata, oggi tra l’altro è l’ultimo giorno dell’anno e da domani riparte il conteggio.
Insomma è destino, ste foto con il Soligor dovranno aspettare ancora prima di essere viste al pc…
“Ok vado adesso a piedi”. Ma non uscirò mica senza macchina fotografica! Mi aspetta una passeggiata di un paio di chilometri, la città è ancora in buona parte imbiancata e poi, a pensarci bene, la neve in analogico (forse) non l’ho ancora immortalata… Detto, fatto: prendo la Olympus mju e ci carico una FP4 da 24 pose.
Olympus mju e Ilford FP4+; sviluppo con Lab-Box in Rollei Supergrain per 6’30” – Stop 1′ – Fix 8′. E’ inutile questo rilevatore con le pellicole a bassa-media sensibilità non mi convince, preferisco il buon vecchio Rodinal, più economico, più risoluto e più contrastato.


























Certo che la pellicola ha una tridimensionalità enorme… I murales del centro sportivo sembrano bucare lo schermo. Merito certamente dell’autore, ma avendoli ripresi più volte in digitale, un effetto così non l’avevo mai visto. Magia della fotografia argentica…
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