E dopo tanto, uno sviluppo casalingo… Che soddisfazione!
Riassumendo: ho cambiato casa e, sembrerà strano, ma in quella nuova non ho una stanza completamente buia. La cantina è nel locale caldaia con una finestra e una grata, nella zona notte sopra le porte c’è un bel vetro che fa passare un pò di luce e nel box filtra luce dalla basculante… soluzione? Lab-Box! E quindi eccola, fresca fresca acquistata oggi da Punto Foto (http://www.puntofoto.it). Altre preziose info sul sito del “Guru” della fotografia Argentica: Gerardo Bonomo ( https://www.gerardobonomo.it/2019/08/21/lab-box-sviluppiamo-una-pellicola-in-modo-tradizionale-prebagno-sviluppo-arresto-fissaggio-lavaggio/).
Potevo non provarla subito? Certo che no!
E allora ecco la sequenza dell’unboxing e del primo sviluppo con Lab-Box di un Kodak T-Max 400 impressionato con l’ultima analogica acquistata a Luglio, una bellissima Olympus XA.

Lo sviluppo è stato di una semplicità impressionante. Anche l’unica variabile (o difficoltà) nello sviluppo tradizionale con Tank, l’avvolgimento della pellicola nella spirale, con la Lab-Box è ampiamente superata… è praticamente impossibile sbagliare!
Non vedo l’ora che asciughi il negativo per poterlo scannerizzare! Il risultato comunque, sembra ottimo.

P.S.: Solito sviluppo in Rodinal 1+25. Vecchia ricetta non si cambia…
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